Progetto editoriale: Medicina tradizionale cinese, al microscopio

Progetto editoriale: http://medicinatrad.tumblr.com/

Caterina Cenci

Medicina Tradizionale Cinese, al microscopio si propone come un servizio per divulgare i risultati scientifici riguardanti i benefici o i rischi di pratiche mediche orientali come l’agopuntura e la fitoterapia

Introduzione

Curarsi nell’era digitale

Negli ultimi 10 anni si è verificata una rivoluzione nel modo di fare informazione. L’avvento di internet – soprattutto del Web 2.0 – ha comportato la crisi della carta stampata e l’individualizzazione della notizia: oggi ognuno ricerca online le informazioni che gli interessano, creando una rete di fonti da cui attingere e con cui interagire.

Le tendenze in atto nel mondo dell’informazione sono:

Personalizzazione
Frammentazione
Polarizzazione

Queste tendenze possono essere riscontrate anche nell’ambito dell’informazione medica.

L’uomo si preoccupa della propria salute e quella dei suoi cari, per questo l’informazione su “medicina e salute” acquista un ruolo importante. I medici rimangono le figure primarie a cui i cittadini si rivolgono per curarsi e sapere di più riguardo ai comportamenti da seguire per mantenersi in salute.Nel corso degli anni, però, l’approccio all’informazione sulla medicina è cambiato notevolmente. I media hanno cominciato a interessarsi a questi temi, facendo intervenire i medici in prima persona, o grazie alla divulgazione per opera di giornalisti specializzati. I servizi e le trasmissioni di questo tipo suscitano l’interesse del pubblico, che ha cominciato a parteciparvi attivamente.

Ma il cambiamento e l’interazione maggiore sono avvenuti con Internet, uno spazio libero in cui ognuno può ricercare sintomi, diagnosi e cure che lo interessano (personalizzazione). Così, capita che oggi un paziente arrivi dal medico già con un’idea di diagnosi (sbagliata o giusta che sia), quasi a metterlo alla prova. La rivoluzione più forte è poi stata causata dall’avvento del Web 2.0: la diffusione di numerosi blog, forum e social media che gravitano attorno al mondo della medicina (frammentazione) rappresenta nuovi “atomi di informazione”, dove gli utenti sono spinti a interagire, confrontarsi, dare e prendere consigli. La libertà offerta da questo strumento è grande, tanto quanto lo è il pericolo di ricevere messaggi categorici e sbilanciati (polarizzazione).

Le Medicine non convenzionali e l’informazione:

Necessità di un nuovo progetto editoriale che si basi sull’evidenza scientifica

C’è un forte bisogno di chiarezza sulle medicine non convenzionali. In questi giorni tiene banco un dibattito sulla loro validità scientifica (esploso online su Scienza in rete e poi ripreso anche da radio e stampa) che suscita interesse e coinvolgimento da parte del pubblico: Silvio Garattini – direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri – contesta le medicine complementari in quanto “prive di evidenza scientifica”. Altri esperti, come Fabio Firenzuoli – medico fitoterapeuta all’Ospedale San Giuseppe di Empoli – rispondono presentando studi clinici e molecolari che provano la validità di pratiche mediche cinesi come agopuntura o fitoterapia.

Tale disputa e fa riflettere su due limiti propri dell’informazione in Italia sulla medicina tradizionale cinese (TCM, Traditional Chinese Medicine):

questa informazione, infatti, è

1) confusa

2) sbilanciata

1) Confusione e ambiguità di linguaggio

L’informazione riguardante le pratiche utilizzate nella TCM è confusa e questo, spesso, è causa di pregiudizio. In un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera a proposito dell’erogazione di agopuntura e fitoterapia presso strutture sanitarie pubbliche, Silvio Garattini lancia una provocazione: “A quando maghi e fattucchiere nei nostri ospedali?”. Come suggerito da queste parole, l’antica medicina cinese è inglobata con altre pratiche, ad esempio quelle di origine indiana, in un unico “calderone” assieme a magia e superstizione. A tutte si fa riferimento con il nome di “medicina alternativa” od “olistica”. Questi termini, non necessariamente sbagliati, richiamano alla mente valenze new-age, che determinano confusione e perdita di credibilità. Eppure, sebbene la TCM abbia un approccio al malato diverso dalla medicina convenzionale, i numerosi studi clinici condotti in occidente dimostrano – in alcuni casi – il successo di queste pratiche. Rispetto a quelle condotte su farmaci e metodi propri della medicina ufficiale, queste ricerche sono però spesso ignorate da stampa e televisione.

2) Forte tendenza alla polarizzazione

In Italia l’informazione sulla TCM – reperibile quasi esclusivamente online – è schierata o a favore o contro e, infatti, è destinata a due tipologie di target ben definite. A seconda delle proprie convinzioni, i lettori si rivolgono a specifiche fonti e reagiscono con la totale accettazione o il pregiudizio nei confronti delle pratiche in uso nella TCM. Nel primo caso il rischio è di trascurare la gravità di alcune patologie e la possibilità di curarle con metodi convenzionali più efficaci. Inoltre, la facilità con cui – senza bisogno di prescrizione medica – si possono acquistare integratori naturali o praticare terapie non convenzionali, può essere causa di problemi per la salute. D’altra parte, l’informazione sulla TCM incontra anche ignoranza e pregiudizio, con la conseguente denigrazione di questa medicina e il rischio di sottovalutare ciò che è valido e potrebbe essere integrato alle terapie convenzionali.

Struttura del progetto editoriale

Allo scopo di colmare queste lacune, il progetto editoriale “Medicina tradizionale cinese, al microscopio” si propone come una fonte imparziale per la diffusione della cultura sull’argomento TCM. Sulla base di un’attenta analisi della letteratura scientifica e attraverso l’utilizzo di un linguaggio neutro, il progetto vuole informare correttamente i lettori (contrari o a favore alle medicine non convenzionali) sui rischi o benefici delle pratiche mediche cinesi.

“Medicina tradizionale cinese, al microscopio” intende quindi rispondere alle seguenti necessità:

chiarire: definire l’origine e l’applicazione di fitoterapia e agopuntura
avvertire: informare su eventuali rischi della TCM e/o sull’esistenza di pratiche convenzionali più efficaci
dare credibilità: informare sull’efficacia e sicurezza delle pratiche TCM, solo se provate scientificamente

Il progetto editoriale sulla TCM in Italia

La cultura e la medicina cinese sono temi attuali in Italia e, soprattutto, sono motivo di curiosità e dibattito. La Cina sta spingendo per entrare nel mercato europeo anche in campo medico; inoltre, alcune strutture sanitarie pubbliche italiane hanno cominciato a erogare trattamenti fitoterapici e agopuntura. È perciò importante che (oltre alla legislazione in corso di studio presso la Comunità Europea) sia garantita una corretta divulgazione sulla TCM, volta a tutelare la salute del cittadino. Per le ragioni elencate, questo progetto editoriale non solo sembra essere necessario al pubblico italiano, ma possiede anche un forte potenziale di vendita e successo.

All’estero, dove in generale c’è meno pregiudizio attorno alle medicine non convenzionali, progetti simili riscuotono interesse e sono diffusi soprattutto sul Web; in alcuni casi, siti specializzati o blog sulla TCM sono forniti da strutture autorevoli: negli Stati Uniti il National Center for Complemetary and Alternative Medicine (NCCAM) – facente parte del NIH – e, in Europa, l’Osher Centre del Karolinska Institute di Stoccolma.

In Italia il progetto potrebbe essere attuato grazie alla collaborazione con il Joint Sino-Italian Laboratory for Traditional Chinese Medicine (JoSIL-TCM), la struttura dell’Istituto Superiore di Sanità che si occupa di valutare la potenziale integrazione della TCM con la medicina ufficiale.

Pubblicazione e diffusione del progetto

Il giornale “Medicina tradizionale cinese, al microscopio” potrebbe essere pubblicato, in parte, su carta stampata. Questo perché un numero crescente di persone anziane, meno abili con i computer, si avvicina alle pratiche TCM. Ma più di ogni altra cosa – visto l’interesse che questa medicina orientale suscita in un pubblico giovane – il progetto descritto ben si presta a divenire un giornale online, che potrebbe essere facilmente “sfogliato” utilizzando anche i nuovi strumenti elettronici (iPad e smart phone):un sito di informazione, con testi resi completi da contributi audio e video, dove le notizie possano essere lette, ascoltate e guardate.

Il ruolo centrale dei social media

È molto importante, inoltre, che tali notizie siano commentate e condivise: questo è possibile mediante l’utilizzo dei social network. La diffusione dell’informazione giornalistica di oggi, infatti, non può prescindere da strumenti di comunicazione come Facebook e Twitter, dove, accanto a giornalisti professionisti, si affiancano “lettori-scrittori” che operano da commentatori e amplificatori delle notizie. Un giornale può raggiungere un pubblico più vasto grazie a discussioni che nascono intorno ad articoli pubblicati su Facebook o anche mediante la comunicazione di news come brevi aggiornamenti su Twitter. Gli utenti di questi stumenti si limitano alla lettura e diffusione di testi relativi ad argomenti che trovano interessanti: possono, ad esempio, scegliere di approfondire e condividere con i propri amici la notizia di un integratore reperibile in erboristeria, che però si scopre essere pericoloso per la salute; oppure il servizio e l’intervista all’esperto su una pratica medica alternativa efficace per il trattamento di determinati disturbi.

L’interazione fra social media e giornale rappresenta anche uno strumento per misurare il successo del progetto: il rapporto costante con i lettori permette di comprendere il loro grado di interesse (quanto commentano e condividono una notizia) e valutare quali temi approfondire per migliorare la diffusione del giornale.

Pratica millenaria resa importante da tradizione ed esperienza, la TCM oggi è studiata grazie a tecniche moderne come la biologia molecolare e la bio-informatica (che applica la scienza dei computer alla biologia). Forse anche per questo il Web, i social network e i nuovi strumenti elettronici in commercio sembrano essere i mezzi più adatti per garantire la divulgazione dei progressi scientifici effettuati in questo ambito.